Più che azienda,
la nostra vita.

MieliNomadi nasce per valorizzare i migliori territori italiani vocati alla produzione di miele, e per salvaguardare una delle più importanti forme di vita del pianeta: l’Ape.

Il nostro impegno, di giorno e di notte.

Ancora non sappiamo se siamo noi ad accudire le api, o se sono loro ad accudire noi. Essere apicoltori nomadi significa proprio questo: entrare in punta di piedi nel loro ecosistema e iniziare a farne parte. Giorno dopo giorno. Notte dopo notte.

Al mattino tutto prende vita.
Al mattino tutto prende vita.

Ma la parte più affascinante è sempre la notte, quando andiamo a caricare le api sul nostro camion e le portiamo a “villeggiare” in paradisi ecologici cosi belli che poi si fa sempre fatica a salutarli. Spostare le api in questi luoghi, non ha solo un aspetto “produttivo”, ma soprattutto “rigenerante” per l’ambiente stesso che sopravvive anche grazie all’azione di impollinazione dell’ape stessa.

Il miele 4 stagioni
Il miele 4 stagioni

Questo eterno nomadismo, e il fatto di vivere nella Nazione con il più alto tasso di biodiversità mondiale, ci permette di spostare le api da gennaio-febbraio fino a novembre-dicembre. Questo permette loro di vivere sempre in armonia e di avere sempre cibo a sufficienza, e a noi di scoprire attraverso il miele dei luoghi di una bellezza e bontà rara.

Perché spostiamo le arnie?

Lo spostamento delle arnie a lungo raggio è una pratica rara, perché prevede innanzi tutto una tecnica apistica diversa da una apicoltura stanziale, e allo stesso tempo un impegno fisico notevole da parte dell’apicoltore.

Spostare le arnie, per noi, significa riuscire ad interpretare un territorio, ridargli vita, e prelevarne un po attraverso la bellezza del sacrificio. E grazie al miele che le nostre api producono.

I luoghi che scegliamo...

Questo il vero punto focale: il miele non è un prodotto dell’ape, ma del territorio.

Esistono difatti diverse “razze” di api, ma se le inseriamo nel medesimo posto, originano il medesimo miele: questo significa che è il territorio che produce.

Partendo da questo assunto, la scelta del territorio “giusto”,  “bello”,  “affine” all’ape è fondamentale per la riuscita del miele stesso.

Il benessere dell'ape, prima di tutto.

Ogni arnia compie al massimo 2 “viaggi”, ovvero 2 diverse fioriture, per poi tornare a casa.

La verità è che l’ape è un insetto instancabile, cosi come pensa di essere l’apicoltore. Noi il nostro equilibrio l’abbiamo trovato cosi, facendo un nomadismo non esasperato, e lavorando con le nostre api in regime di Agricoltura Biologica Certificata.

Il miglior modo per vivere con le api.
Il miglior modo per vivere con le api.

L’Apicoltura Biologica permette di poter allevare le api senza l’ausilio di prodotti chimici di sintesi, e di conseguenza di spostarle in luoghi idonei alla raccolta di miele biologico.

Il Nostro impegno principale è sempre stato questo: allevare le api in maniera naturale, seguendo le loro tempistiche e affinità, e spostarle in luoghi incontaminati per la salvaguardia dell’ambiente e dell’uomo stesso.

Un miele non vale l’altro.
Un miele non vale l’altro.

Non tutti i mieli vengono raccolti nello stesso apiario. Anzi, quasi mai. Il miele è una fotografia fatta dall’alto, di un determinato territorio in un determinato momento dell’anno. Ogni zona dove vengono posizionate le nostre arnie ha una sua peculiarità, che cerchiamo di comunicare e valorizzare nel miglior modo possibile.

Questo permette all’intero ecosistema di continuare a vivere, in quanto le api attraverso l’impollinazione compiono quel miracolo chiamato vita, donandola a tutti i fiori che quotidianamente visitano. In montagna, dove esistono solo pascoli e boschi, prende vita il nostro miele millefiori di montagna.

Apicoltori Moderni

Essere apicoltori oggi e’ una missione, piu’ che un lavoro. Essere apicoltori certificati biologici, ancora di piu’. Mai come in questo periodo storico stiamo cercando di rivalutare una professione che, agli occhi di tanti, professione non è. Tutti noi siamo custodi pro-tempore di questo pianeta, cosi come lo siamo anche della nostra umanita’. Le api lo sono ininterrottamente da 4 milioni di anni.

Rabdomanti del miele.

La nostra missione è quella di scovare i migliori territori per la raccolta del miele. Cosi come i rabdomanti, e cioè persone con una forte base “sensitiva”, anche noi ci facciamo guidare dalle nostre sensazioni quando decidiamo di fermarci e posizionare le nostre api. C’è tanto cuore in quello che facciamo, ma anche preparazione fisica e scientifica. La nostra missione potremmo definirla completata quando i nostri numerosi “mieli nomadi” saranno presenti nelle dispense di tanti italiani che li utilizzeranno con gioia e fantasia. Perché “mieli nomadi” è questo: sognare ad occhi aperti.

Naturalmente, da sempre.

Da sempre ci ha affascinato conoscere i processi naturali che si nascondono dietro a tutti i prodotti che la natura ci dona. Con un occhio particolare rivolto al miele. Di seguito, troverete le nostre idee e riflessioni, ma soprattutto i nostri metodi produttivi.

Il ritorno in laboratorio.
Il ritorno in laboratorio.

Una volta immagazzinato il miele dalle api nei favi, composti da legno e cera, questi vengono portati in laboratorio e “smielati”. La smielatura consiste nell’estrazione per centrifuga del miele contenuto all’interno dei favi. Una volta effettuata questa smielatura, il miele viene successivamente filtrato con un filtro a maglie fine e lasciato riposare in tank di acciaio fino alla sua maturazione, ovvero fino a quando l’aria che ha inglobato durante questi processi viene espulsa in maniera naturale.

La consistenza che non ti aspetti.
La consistenza che non ti aspetti.

La cristallizzazione del miele è un processo del tutto naturale, che tutti i mieli, chi prima chi dopo, affronta nella sua “lunga” vita. Ma adottando degli accorgimenti particolari, minuziosi, al limite dell’ossessione verso il prodotto stesso, si può arrivare ad avere un cristallo cosi fine che risulta impalpabile. Cremoso. Unico. Come quello della linea dei “mieli nomadi”.

Amiamo l’innovazione

Per noi innovare significa dare ancora più lustro, più attualità, più rispetto verso i nostri prodotti dell’alveare. Innovare significa far esprimere al meglio i nostri mieli, non stravolgendo nessuno dei processi produttivi.

Proteggiamo la tradizione

Alleviamo api come si faceva 200 anni fa. Con la stessa attrezzatura. Un affumicatore, una leva di acciaio, una maschera per evitare le punture. Non potremmo mai fare nulla di diverso da questo.

Più miele, più api, più futuro.

È molto semplice l’equazione: più api, più insetti pronubi in generale, più la natura si mette nelle condizioni di dare sostegno a questi insetti, e la risposta è maggiore biodiversità.

Allevare api significa avere un occhio attento sul futuro del pianeta.